Dopo aver descritto i 5 passi per creare un’abitudine credo sia lecita la domanda: quanto tempo occorre per crearne una nuova?

La motivazione non basta

La prima vera sfida è arrivare a contare i giorni e non cadere nella trappola della motivazione come unico mezzo. L’approccio più comune, in cui io stessa mi sono imbattuta, è infatti questo:

  • all’inizio alta motivazione: “Questa volta sono proprio convinta di voler prendere questa abitudine! Sì, ci riuscirò perché sono davvero motivata! Vedrai che soddisfazione, ce la posso fare!”.
  • Dopo pochi giorni, per me una decina di solito, calo della motivazione: “Oggi non riesco, la farò domani.” “Oh no! Neanche oggi l’ho fatta”. La perdita di entusiasmo ci porta a rimandare un giorno per pigrizia, un giorno per qualcosa di più importante e così via fino a ricominciare dopo qualche mese con la stessa storia.
  • In conclusione: si crea un circolo vizioso da motivazione… a leggerezza.. ad abbandono.

Ma come mai questo atteggiamento è così comune? Gli studi scientifici ci mostrano che la motivazione è una risorsa limitata, quindi non si può contare solo su di essa, perché è fisiologico che pian piano cali e di questo io ne ero la dimostrazione.

Vi chiederete: “Ok, ora è tutto chiaro. Quindi come posso fare per non abbandonare dopo pochi giorni?”

Il punto di partenza è scegliere l’approccio giusto che non si basi solo sulla motivazione. L’unico a mio avviso davvero efficiente è quello dei 5 passi. Questo approccio si basa sia su un reminder che su un comportamento esistente, che intervengono proprio quando la motivazione cala.

“ Per quanti giorni devo eseguire questi passi, prima che si trasformi in abitudine?” Sfatiamo un po’ di miti e vediamo cosa ci dicono gli ultimi studi.

Il falso mito dei 21 giorni

Avrete probabilmente sentito questa affermazione “bastano 21 giorni per formare un’abitudine”.

Facile no? Peccato che non è proprio così.

Pensate che questo falso mito risale agli anni ’60. Il chirurgo plastico Maxwell Maltz aveva notato che i suoi pazienti impiegavano circa 21 giorni per adattarsi ai cambiamenti che le sue operazioni apportavano (ad esempio vedersi con un nuovo naso). Pubblicò il libro “Psicocibernetica” sul cambiamento di comportamento delle persone e sulla formazione delle abitudini.

È diventato un vero bestseller e fonte di ispirazione per molti professionisti del campo della crescita personale. Peccato che, come il gioco del telefono senza fili, la sua affermazione “per creare un’abitudine ci vogliono un minimo di 21 giorni” sia stata trasformata in “bastano 21 giorni”.

È da qui che nasce questo mito, passa per anni sulla bocca di tanti, viene trattato in molti articoli, suscita opinioni varie, c’è chi pensa di esserci riuscito in 21 giorni e chi resta deluso perché molla prima o ci arriva ma senza raggiungere l’obiettivo.

In effetti sembra credibile perché è un tempo abbastanza lungo per sembrare realistico, ma non troppo da scoraggiare.

Quanto tempo ci vuole davvero?

Secondo uno studio condotto da Phillippa Lally (ricercatrice di psicologia della salute all’University College di Londra) ci vuole una media di 2 mesi prima che il nuovo comportamento diventi automatico.

Lo studio si è servito di 96 volontari, ognuno con l’obiettivo di instaurare un’abitudine tra le più disparate. Qualcuno di loro ci è riuscito in 18 giorni, ma altri in 254! Ben lontano dai famosi 21 giorni.

Questo non deve scoraggiare anche perché, passato il primo mese, generalmente pesa di meno farlo, quindi meglio persistere per raggiungere l’obiettivo.

Suona troppo impegnativo? Scopriamo perché ne vale la pena.

Il potere delle abitudini

Perché dovremmo farlo? Cosa apporta nella nostra vita?

Niente è più forte dell’abitudine.” (Ovidio)

Instaurare un’abitudine è una conquista non da poco, quando qualcosa entra nel nostro quotidiano iniziamo a trarre davvero i vantaggi e vedere i risultati.

Queste azioni spesso minuscole si sommano per renderci ciò che siamo. Secondo la ricerca di Charles Duhigg (autore del bestseller “Il potere delle abitudini”), le abitudini costituiscono il 40% del tempo in cui siamo svegli. Sono piccole azioni che giorno dopo giorno ci fanno raggiungere un obiettivo e rendono le cose difficili più facili da realizzare.

Le abitudini infatti ci permettono di raggiungere grandi obiettivi!

Ad esempio Stephen King scrive 1000 parole al giorno per 365 giorni all’anno ed è grazie a questa abitudine che ha pubblicato più di 70 romanzi e decine di racconti. Un altro esempio è lo studio di una nuova lingua, non a caso si consiglia di praticarla ogni giorno.

 

L’approccio più efficace

L’approccio più efficace che gli ultimi studi ci suggeriscono e che sto sperimentando in prima persona è di creare un’abitudine seguendo i 5 passi ed essere consapevoli che ci vorranno circa 2 mesi affinché si instauri un automatismo. Ne avremo un impatto positivo sulla vita di tutti i giorni.

Quindi che dire, ne vale la pena… eccome!